TOURTO MATO, La MATO

Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa ottima ricetta tradizionale della cucina piemontese.

Se i Subrik (frittelle di patate) appartengono alla buona cucina piemontese, se i Bodi en Balo e aioli (patate alla salsa d’aglio) sono una gustosa tipicità della cucina provenzale, se gli gnocchi al Castelmagno sono squisitamente caratteristici della Valle Grana e le deliziose torte di pera del mondo occitano , la mitica TOURTO MATO (detta anche semplicemente La MATO - La MATTA) è , senza dubbio, il simbolo gastronomico di Monterosso Grana.

Nata in questa terra e divulgatasi nei paesi e nelle valli vicine , specialmente in valle Maira, è un piatto che esprime la creatività culinaria, in tempi di magra, di una abile composizione armonica di ingredienti poveri, per la maggior parte appartenenti al suo territorio (le patate Piatline , i piccoli ,tozzi e gustosi porri di montagna….)

Meriterebbe sicuramente una giusta valorizzazione, promozione e , soprattutto, tutela…..




Per questo motivo il Consorzio del Bodi – (storica patata Piatlina e tradizionale patata Ciarda delle Valli d’Oc) e gli attivi ristoratori di Valle, con il patrocinio dell’Unione Montana Valle Grana e del Comune di Monterosso Grana, organizzano: La Mato Sino, ovvero “la cena della matta” (in lingua d’Oc),come inizio del percorso per il riconoscimento ufficiale come piatto tipico di Monterosso Grana .

La Cena si svolgerà, la sera del 17 novembre prossimo, presso i migliori ristoratori di Valle indicati sulla locandina allegata, oppure sul sito www.piatlinaeciarda.com o, anche, sulla pagina Facebook relativa all’associazione Piatlina e Ciarda.

TOURTO MATO – La MATO (LaTorta Matta – La Matta)

Ricetta originale, tramandata da generazioni, di un ristorante di Monterosso Grana e pubblicata nel 1987 sul ricettario: La Cucina della Valle Grana-ricette dimenticate e piatti d’autore – collana Piemontese a tavola – Primalpe edizioni in collaborazione con la Comunità Montana Valle Grana).

La conferma storica della territorialità di questa ricetta.


Ingredienti:

 6 patate belle e grosse (Bodi)

 4 bei porri di montagna (corti)

 2 etti di burro di montagna

 2 manciate di riso ( un tempo il riso, non prodotto in zona, era oggetto di cambio con le lenticchie o altri legumi coltivati in Valle – lo scambio era fatto da commercianti ambulanti che percorrevano le varie borgate con i carretti)

 2 fette di zucca gialla

 4 foglie di erba di S.Pietro

 4 bacche di ginepro

 Una bustina di saporita ( mix di spezie)

 Una manciata di formaggio duro e stagionato ( la ricetta indica Parmigiano ma, da come mi è stato riferito, questo veniva impiegato principalmente nei ristoranti di élite. In famiglia o in trattoria si usava la buona Toma dura e stagionata)

 Un bicchiere di panna fresca




PROCEDIMENTO:

Bollire le patate con la buccia.

Tritare finemente i porri con i gusti, tagliare a fettine la zucca, far rosolare entrambi separatamente.

Bollire il riso e scolarlo al dente.

Sbucciare e passare le patate. Amalgamatele con la panna e sale quanto basta

Imburrare una teglia di terracotta, stendervi la metà delle patate e proseguite a strati con i porri, la zucca, il riso.

Infine ricoprite il tutto con le patate rimaste e spolverare abbondantemente con il formaggio stagionato

Passare in forno per 15 minuti e servire molto caldo oppure freddo




Viene consigliato un Nebbiolo come vino in abbinamento.


1 commento:

  1. Grazie mi interessano molto le ricette della cucina piemontese

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