Lo storione alla torinese è una ricetta tipica piemontese, una ricetta di pesce in una regione di montagne? In effetti è un po' strano ma lo storione una volta si trovava molto spesso nei grandi fiumi piemontesi.
In passato in occasione della festa di San Giacomo a Torino si teneva un corteo di barche di pescatori lungo il fiume Po, pescavano alcuni storioni, li facevano benedire e li ributtavano nel fiume dopo averli contrassegnati con dei nastri colorati.
Quindi un gruppo di giovani nuotatori si mettevano all'inseguimento degli storioni e chi catturava più pesci era nominato "abate" della festa di San Giacomo.
Queste usanze sembrano risalire addirittura all'anno 400 epoca in cui a Torino era vescovo San Massimo.
Oggi ovviamente non si trovano più gli storioni del Po, ma nei mercati se ne possono trovare di allevamento.
Ecco la ricetta dello storione alla torinese:
INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
- tranci di storione n 4
- spicchi d'aglio n 3
- acciughe sotto sale n 2
- prezzemolo
- capperi un cucchiaio
- olio extra vergine d'oliva
- vino bianco secco 1 bicchiere
- farina per infarinare
- sale
PROCEDIMENTO:
Lavare accuratamente i tranci di storione e infarinarli su entrambi i lati.
Pulire e tritare il prezzemolo insieme all'aglio. Mettere il trito in una padella larga che contenga i tranci di storione con un filo d'olio. Soffriggere il trito e adagiarvi il pesce infarinato. Rosolare i tranci di storione facendo attenzione a non romperli nel girarli.
Bagnare con il vino bianco e lasciare evaporare.
Dissalare le acciughe e i capperi e aggiungerli ai tranci nella padella. Cuocere a fuoco lento per c.a 10 minuti.
Servire lo storione alla torinese caldo accompagnato da patate lesse e con una bottiglia di Erbaluce di Caluso.
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